Inchiostro e Bit
28.09.2021
Il Metaverso e le opportunità della compresenza digitale
Dalla fantascienza alla realtà.
Sentire la propria presenza insieme a quella degli altri in uno stesso spazio digitale.
Uno spazio sensoriale digitale con profondità tridimensionale.
Il termine Metaverse indica il prossimo stadio evolutivo del mobile internet, come una dimensione digitale parallela sempre accessibile e aperta dove è possibile portare con sé tutti i propri asset virtuali, a prescindere dalla piattaforma tecnologica o dispositivo da cui vi si accede.
La parola Metaverso nasce nel 1992, contenuta nel racconto di fantascienza cyberpunk Snow Crash di Neal Stephenson. Nella sua accezione corrente, oggi il Metaverso ha tra i suoi più entusiasti fautori e sostenitori il CEO di Facebook Mark Zuckerberg, che non esita ad affermare che la sua compagnia diventerà un’azienda del Metaverso entro i prossimi cinque o sette anni.
Ciò che distingue il Metaverso dall’attuale mobile internet è soprattutto la dimensione che potremmo chiamare della compresenza, ovvero la capacità di sentire la propria presenza insieme a quella degli altri all’interno di uno stesso spazio digitale. Una sorta di spazio sensoriale digitale con profondità tridimensionale, diverso dallo spazio digitale appiattito in 2D in cui si muovono le attuali tecnologie e piattaforme. In questo spazio digitale 3D gli utenti possono muoversi liberamente per viverlo ed esplorarlo, in un modo che è più naturale e affine a quello del nostro vissuto fisico.
È qui interessante il concetto di energia cui fa riferimento Zuckerberg, parlando di Metaverse, che entra in gioco in questo nuovo modo di interagire in uno spazio tridimensionale virtuale in cui gli utenti possono teleportarsi e fare esperienze arricchite dalla percezione della propria e dell’altrui presenza nello spazio condiviso. È lecito pensare a questa energia come a un fluido che passa nel sentirsi con-presenti insieme ad altri in uno spazio digitale agibile ed esplorabile, un’energia sociale aumentata che accende quindi nuovi flussi creativi e stimoli nuovi, conferendo maggiore naturalezza alle esperienze digitali.
La percezione di trovarsi insieme ad altri in uno spazio digitale dilata quindi la palette di azioni, reazioni e idee che possono scaturire nell’interazione con gli altri, sentiti in una prossimità digitale implementata nello spazio 3D del Metaverso. Il Metaverso sarà pertanto anche un non-luogo dove potersi immaginare come si vuole, lo spazio delle infinite possibilità e delle pari opportunità, che annulla le diseguaglianze indotte dalle distanze, dalle identità sociali e dalle limitazioni del mondo fisico materiale. Nel Metaverso i pensieri, la fantasia e l’immaginazione possono trasmutarsi in azione scevri dalle limitazioni del mondo fisico, dando vita a una sorta di abilità aumentata le cui opere potranno essere vissute insieme agli altri utenti nello spazio condiviso del Metaverso.
Come stadio successivo ed evoluto del mobile internet, il Metaverso è qualcosa che ha dispiegato le sue ali durante l’emergenza pandemica, quando il digital-everything ha spinto tutte le piattaforme e i servizi digitali a sondare i propri confini e possibilità, alla ricerca di modi alternativi per mantenere la socialità e continuare a svolgere mansioni e attività che le regole del distanziamento sociale impedivano. Seguendo questa tendenza, il Metaverso è quindi lo spazio virtuale della compresenza in cui stanno per confluire tutti gli attuali strumenti e i servizi digitali: community e canali social come Facebook, strumenti di collaborazione remota come Zoom e MS Teams, piattaforme di gaming quali Fortnite e Roblox, commercio digitale e piattaforme e-commerce, dispositivi di realtà virtuale e realtà aumentata. Lo stadio evolutivo raggiunto oggi dalle tecnologie, dalla connettività disponibile e dalla capacità computazionale rende quindi non solo possibile ma molto vicina la nascita del Metaverse.
Tra le tecnologie abilitanti il Metaverso, un ruolo fondamentale ha sicuramente la blockchain, insieme ai fenomeni delle crypto valute e degli NFT che porta con sé, già ampiamente in uso nelle attuali piattaforme digitali interattive basate su blockchain Ethereum: il marketplace Decentraland con la sua valuta digitale MANA, la piattaforma per contenuti generati dagli utenti The Sandbox Game e Roblox, piattaforma in cui la moneta virtuale corrente è il Roblox e dove sviluppatori indipendenti creano giochi molto popolari tra i bambini, o la app Zepeto per la personalizzazione degli avatar, solo per citarne alcune. La blockchain è infatti un requisito tecnologico essenziale per garantire l’unicità di asset, transazioni ed eventi digitali, sottraendoli all’inconsistenza dell’infinita replicabilità delle istanze virtuali. La blockchain conferisce quindi consistenza e unicità al mondo e alle istanze discrete dell’universo digitale, sorta di fondamenti ontologici per dare effettività alla dimensione della compresenza nel Metaverso.
Altra fondamentale caratteristica del Metaverso saranno quindi l’interoperabilità e la portabilità, che ne fanno una dimensione virtuale consistente, sempre disponibile e indipendente dai singoli gestori e dalle singole aziende. Accessibile in ogni momento da qualsiasi dispositivo e piattaforma tecnologica, che sia un PC, uno smartphone, una console di gioco o un headset per la realtà virtuale, che diventeranno sempre più performanti e leggeri per consentire l’accesso al Metaverso con la facilità e l’immediatezza di un battito di ciglia. Nel Metaverso gli utenti potranno quindi passare senza barriere tra le diverse piattaforme, entrando ovunque con il proprio avatar e portando con sé i propri asset digitali, che siano indumenti e accessori, beni o NFT del proprio avatar. Per giungere a questo servirà che allo sviluppo del Metaverso sia sotteso un organismo analogo alla W3C, che oggi definisce gli standard HTML per i protocolli di rete. In tal modo, in futuro non avrà quindi senso associare il Metaverso a una compagnia in particolare, tanto quanto oggi sarebbe assurdo chiedere a un’azienda come è il suo internet.
Nuovi lavori nasceranno infine con il Metaverso: creatori e sviluppatori di eventi ed esperienze, così come progettisti dei nuovi spazi virtuali della compresenza. Oltre a gestori e responsabili che avranno l’importante compito di esercitare il controllo sui contenuti e di garantire la sicurezza dei nuovi spazi digitali. Le design agency si occuperanno di convertire o integrare i nuovi asset digitali nel metaverso, perché possano essere fungibili, cioè scambiabili e programmabili, o destinati ad essere non fungibili, come elementi unici. Il pubblico reale, rappresentato da entità digitali, nel metaverso è profilato in base alla effettiva influenza all’interno dell’ecosistema, e questo cambierà le regole del marketing.
In un tale mondo di abilità aumentata, di infinite possibilità e di libertà creativa liberata, è quindi facile intuire l’enorme potenziale insito nella costruzione di una economia del Metaverso, fatta di nuove illimitate opportunità commerciali, di marketing e di profitto per le aziende. Basti solo pensare alla vendita di beni digitali e NFT, esperienze di gioco, eventi partecipativi arricchiti dalla dimensione della compresenza virtuale, e dalle nuove emozioni che questa porterà con sé. In questo universo andranno altresì riviste le tecniche di marketing e advertising: gli inserzionisti dovranno rispettare e non interrompere l’esperienza immersiva e condivisa degli utenti nel Metaverso. Serviranno pertanto nuove modalità pubblicitarie, studiate per amalgamarsi in maniera fluida alla dimensione spaziale del Metaverso per coinvolgere e fidelizzare gli utenti, abbandonando del tutto modalità come le pagine interstiziali che interrompono l’esperienza digitale, distogliendo e innervosendo gli utenti. E già esempi di forme innovative di advertising stanno nascendo, come il lancio virtuale fatto da Nike della sua ultima Air Jordan in Fortnite o ancora Gillette Venus, che offre diverse skin in Animal Crossing: New Horizons. In un futuro prossimo, la piena portabilità dei propri item digitali e degli NFT tra le diverse piattaforme ne aumenterà quindi il valore intrinseco e commerciale all’interno del Metaverso, aprendo grandi spazi di opportunità per tutte le aziende che sapranno adeguare la propria proposta alla dimensione della compresenza virtuale.
Sempre attenti alle direzioni evolutive dei mondi digitali, e alle nuove opportunità che si affacciano per le imprese, in INK Digital siamo pronti a lavorare per cogliere e sviluppare tutte le future potenzialità del Metaverso. Il primo passo lo stiamo già affrontando accompagnando diversi clienti in una fase di conversione di prodotti in digital asset 3D, fruibili già su piattaforme esistenti, standardizzati e ottimizzati su quelli che saranno i principi base di migrazione nel metaverso.
Fonti:
https://www.theverge.com/22588022/mark-zuckerberg-facebook-ceo-metaverse-interview
https://www.nytimes.com/2021/07/10/style/metaverse-virtual-worlds.html
https://venturebeat.com/2021/04/01/the-metaverse-needs-responsible-stewardship-not-greedy-predators/
https://www.true-news.it/future/metaverse-metaverso-zuckerberg-facebook
Una sorta di abilità aumentata le cui opere potranno essere vissute insieme agli altri utenti nello spazio compartecipato del Metaverso.
Sempre attenta alle direzioni evolutive dei mondi digitali, e alle nuove opportunità che si affacciano per le imprese, INK Digital sta sperimentando tecnologie e valutando le future potenzialità del Metaverso.
Tra le tecnologie abilitanti il Metaverso, un ruolo fondamentale ha sicuramente la blockchain, insieme ai fenomeni delle crypto valute e degli NFT
Interoperabilità e portabilità creano una dimensione virtuale consistente, sempre disponibile e indipendente dai singoli gestori e dalle singole aziende.
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